“Confonde” i diritti soggettivi con gli interessi legittimi davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato.
“A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca“, come diceva un noto personaggio della politica italiana.
Quella frase a noi proprio non è piaciuta, pronunciata con “attenta e ricercata disinvoltura” da Fnomceo davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato.
Non può essere un caso dovuto alla “poca dimestichezza” giuridica da parte degli estensori della relazione: i termini tecnici utilizzati non lasciano spazi a dubbi, si è voluto degradare il diritto soggettivo alla salute a mero interesse legittimo.
Ai più, forse, tale differenza potrà apparire di poco conto, ma da un punto di vista giuridico fra i due concetti vi è un abisso: il diritto soggettivo trova, o meglio, dovrebbe trovare, visto i tempi che corrono, piena tutela legale, mentre il mero interesse legittimo viene protetto dall’ordinamento in modo nettamente più debole.
Ma leggiamo il passo specifico della relazione:
Quindi il tema dell’obbligo attiene esclusivamente al legislatore che deve valutare se l’interesse legittimo dell’individuo a determinare se sottoporsi o no alla vaccinazione sia o meno prevalente rispetto alla tutela della salute collettiva.
Non c’è che dire, non si può che rimanere esterefatti alla lettura di simili dichiarazioni.
Le cose, infatti, stanno in modo assolutamente diverso: il diritto alla salute, di cui all’art. 32 della costituzione, costituisce uno dei diritti soggettivi fondamentali previsti dal nostro ordinamento giuridico, e svilirlo a mero interesse legittimo, da parte di un organo qualificato quale è la Fnomceo, in una sede di massimo livello istituzionale, quale è la Commissione Affari Costituzionali del Senato, è del tutto inaccettabile.
Non solo si fa violenza di concetti basilari posti a salvaguardia dei diritti delle persone, ma si disvela, ancora una volta, il disegno complessivo di svuotamento dei diritti che va rigettato e combattuto con fermezza, facendo appello a tutte le armi legittime che l’ordinamento appresta.
Come ribadito altrove è di scottante attualità e di massima importanza il “dibattito” ora in corso presso la Corte Costituzionale, avente ad oggetto l’obbligo vaccinale, con su lo sfondo il possibile prevalere dell’interesse pubblico alla salute rispetto al diritto soggettivo degli individui: è di tutta ovvietà che se i diritti soggettivi (di serie A) sacrosanti dei cittadini vengono sviliti a meri interessi legittimi (di serie C), sarà estremamente facile smontare tutti i presidi costituzionali posti alla base di una libera esistenza dei cittadini, i quali altro non diventeranno che dei meri soggetti passivi i cui diritti funzioneranno a corrente alternata, a capriccio del “sovrano”.
Non vogliamo questo tipo di società, non vogliamo questa lettura, del resto illegittima, del nostro assetto istituzionale!
Chiediamo che ad ogni livello vengano rispettati i principi fondanti del nostro ordinamento!
2 risposte su “Inaccettabili le parole di FNOMCEO”
Ma quale errore, è tutto deliberato fin dall’inizio, a partire dalla pandemenza!
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errare è umano, perseverare diabolico: essendosi resi conto di un grave errore anzivhè ripararlo hanno “scelto” di trascinare tutta la popolazione nel baratro!
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