
Quando tutta una società si organizza in funzione di una caccia preventiva alle malattie, la diagnosi assumi carattere di una epidemia.
Questo strumento tronfio della cultura terapeutica tramuta l’indipendenza della normale persona in una forma intollerabile di devianza.
Alla lunga, l’attività principale di una simile società dei sistemi introvertiti porta alla produzione fantomatica di speranza di vita come merce.
L’individuo è subordinato alle superiori esigenze del tutto, le misure preventive diventano obbligatorie e il diritto del paziente a negare il consenso alla propria cura si vanifica allorché il medico sostiene che gli deve sottoporsi alla diagnosi non potendo la società permettersi il peso di interventi curativi che sarebbero ancora più costosi.
Nemesi medica, l’espropriazione della salute, 1975
Ivan Illich
2 risposte su “La speranza di vita come merce”
L’ha ripubblicato su Approfondimenti e iniziative.
"Mi piace""Mi piace"
Aderisco in difesa dei diritti individuali dell uomo..
"Mi piace"Piace a 1 persona