Tutte quelle morti non possono essere ignorate dalla magistratura

Non sto parlando delle persone morte a causa dei vaccini, sul cui numero effettivo occorre far luce.

Mi sto riferendo invece ai morti per cure negate in conseguenze della imposizione della vigile attesa.

Si tratta di fatti evidenti: tachipirina in attesa di aggravamento, spesso irrimediabile, è apparsa sin da subito una scelta gravemente sbagliata, ma nonostante ciò il nostro governo, Speranza, l’Iss ed il Cts sono andati avanti, imperterriti, per la loro strada.

Come si ricorderà il ministro, nel dicembre scorso, impugnò una sentenza del Tar che aveva, giustamente, ammesso le cure precoci, costringendo, nuovamente le persone a non curarsi in attesa di aggravamento.

Non è il caso di elencare qua le cure che si sono rivelate efficaci nella prima fase della malattia, ma per chi volesse approfondire consiglio la visione di questo video, estremamente puntuale ed a analitico.

Ma detto questo, ciò che più sorprende ed ancor più indigna è il colpevole immobilismo delle procure, le quali pur di fronte di fatti chiari e palesi, hanno deciso di non aprire alcuna indagine, nonostante la doverosità dell’azione penale.

Tutto ciò è allarmante ed inaccettabile.

L’indignazione è molto alta: non solo si tratta di cure negate ma anche di giustizia negata.

E non può di certo tacitare la coscienza e responsabilità dei magiatrati il fatto che le fonti ufficiali abbiano imposto, abusando della loro funzione, la vigile attesa.

La ratio giustificatrice di tutto ciò non potrà di certo essere l’attesa di brevetto da parte di Big Pharma, come puntualmente avvenuto per le monoclonali del plasma iper immune del Dott. De Donno.

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