Il governo rinvia di una settimana la riunione, che doveva tenersi oggi, avente ad oggetto l’estensione del green pass anche a treni, navi, aerei e docenti.
Questo slittamento è da mettere in relazione non solo alle frizioni interne alla maggioranza in tema di passaporto vaccinale, ma anche alle proteste che si stanno diffondendo a macchia d’olio in tutto il paese.
Non occorre particolare ingegno per capire che l’imposizione di gravi restrizioni a suon di decreti legge, oltre che ad essere illegittima da un punto di vista costituzionale, nonostante il favore di Mattarella, sia del tutto non opportuna a livello di politica sociale.
Infatti, ciò che viene minata e messa fortemente in pericolo è proprio la coesione e tenuta sociale, con il fronteggiarsi di due schieramenti, quello dei pro vax contro i no vax, il cui numero di questi ultimi, pari ad una o due decine di milioni, se non di più, non è affatto gestibile con atti di forza e tramite una comunicazione mediatica istituzionale ormai ridondante.
Non va poi trascurato il grave impatto economico: l’aver imposto simili limitazioni nel momento clou della stagione turistica ha già causato ulteriori danni ad un settore, quello della ristorazione, turistico, alberghiero, che proprio non ne aveva bisogno, imponendo ai gestori nuovi costi al fine di approntare controlli all’ingresso dei clienti, con una riduzione di clientela certa.
Ciò che manca, in ogni caso è una chiara, trasparente ed imparziale comunicazione scientifica, non condizionata dagli interessi delle lobby, con comitati di esperti che dovrebbero escludere totalmente dalla partecipazione coloro che, direttamente od indirettamente, hanno avuto interessi od incarichi con le case farmaceutiche.
Infine, un’ultima amara constatazione: i mass media main stream hanno completamente oscurato la tragica morte del Dott. De Donno, rendendo, così, del tutto evidente come la sua vicenda non voglia essere portata all’attenzione della gente, in quanto palesa in modo clamoroso una grave colpa del sistema: la negazione delle cure alternative efficaci.
3 risposte su “GREEN PASS TRENI, NAVI, AEREI E DOCENTI, IL GOVERNO PRENDE TEMPO”
Vorrei porre una domanda: il green pass “formalmente” trarrebbe la sua “legittimazione” da uno stato di emergenza? Ossia: nel momento in cui cesserà lo stato di emergenza (non oltre gennaio 2022, mi risulta) dovrà essere rimosso per l’accesso ai servizi perché non più giustificato?
Di fatto hanno fatto in modo di isolare socialmente i ragazzini non vaccinati… È dura da sostenere come situazione
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Il Governo, per alcune delle personalità di livello giuridico che lo compongono, non può non essere più che consapevole dell’incostituzionalità di quel che vuole imporre, ma anche della palese violazione del regolamento 2021/953. E il Parlamento cosa fà?…nulla.
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Il Governo è consapevole dell’incostituzionalità di ciò che vorrebbe imporre.
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